Arte, cultura, tradizioni e storia

Francesco Baracca, l'impavido aviatore

Tra gli eroi che si sono distinti nel corso della prima guerra mondiale per valore ed abilità, spicca il romagnolo Francesco Baracca, arruolatosi nell'aeronautica dopo un periodo nella Cavalleria al termine degli studi militari presso l'Accademia di Modena. Nato nel 1888 da famiglia benestante, il Baracca non esitò a servire la patria con onore e coraggio, fino a conseguire la medaglia d'oro al valor militare. L'eco delle memorabili vittorie dell'asso dell'aviazione italiana, che riportò oltre trenta vittorie nel corso di una sessantina di combattimenti aerei contro gli Austriaci, dopo aver ammaliato i suoi contemporanei (tra cui D'Annunzio), è giunta intatta fino a noi grazie alle opere celebrative e commemorative dedicate al formidabile pilota.

Per ricordare Baracca: il monumento e il museo

Quando il Baracca cadde in azione nel 1918, a Lugo, sua città natale, vennero immediatamente intraprese numerose iniziative encomiastiche, che culminarono con l'inaugurazione, nel 1936, di un monumento a lui dedicato. Tale monumento si compone di un imponente solido geometrico in pietra, che simboleggia l'ala di un velivolo con inciso lo stemma familiare del cavallino rampante, e di una statua bronzea antistante con le effigi del Baracca, alla cui base sono scolpite date e località delle vittorie dell'aviatore. Nella casa in cui il Baracca visse, è stato allestito un museo con cimeli, effetti personali, documenti storici e foto d'epoca.

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