Arte, cultura, tradizioni e storia

La chiesa del Carmine di Lugo in Romagna

Dopo numerose ricostruzioni e rifacimenti oggi è possibile ammirare la chiesa del Carmine in tutto il suo splendore, internamente abbellita da opere di maestranze quali quella del Guidaccio da Imola e di Gaetano Callido

Una delle più antiche testimonianze storico, artistiche e di devozione popolare che si possono trovare a Lugo è senza dubbio la chiesa del Carmine, costruita prima del 1264, così come rintracciabile dall’iscrizione presente su una delle campane della torre.

Purtroppo, infatti, non si conosce l’anno esatto di costruzione ma quello che è certo è che qui precedentemente doveva esserci un oratorio, probabilmente sostituito poi dalla chiesa del Carmine, ancora oggi importante luogo di devozione popolare.

Di certo la storia di questa chiesa non fu delle più semplici in quanto sin dalle sue origini molte furono le scorrerie che dovette subire tant’è che nel 1390 il parroco decise di abbandonarla, lasciandola alla propria sorte: fu per questo motivo che, visto anche il forte stato di abbandono in cui versava, il Comune qualche anno dopo decise di affidarla alle cure dei Carmelitani.

Questi decisero dapprima di costruire il ben noto oratorio per poi innalzare una vera e propria chiesa: il cantiere si protrasse nel corso della seconda metà del Cinquecento. Ben presto, però, fu messa in evidenza la poca resistenza dell’edificio che necessitò sempre di costante manutenzione, soprattutto a partire dal XVIII secolo quando si decise di abbatterla e ricostruirla.

Dell’antica chiesa cinquecentesca oggi abbiamo solo qualche documentazione ma quello che è possibile ammirare è il nuovo complesso, ricostruito quasi completamente nel corso del Settecento, ufficialmente aperto al culto nel 1772.

Oggi la chiesa si presenta a una sola navata con volta a botte rinforzata. La decorazione è di elevato pregio e qui si possono ammirare dei tondi in stucco raffiguranti la Fede, la Speranza, la Carità e l’Umiltà; ma è possibile ammirarvi anche la tela del Guidaccio da Imola (raffigurante la Vergine Maria), un coro ligneo e un organo a canne impreziosito dalla maestranza di Gaetano Callido, famoso organaro di Venezia.

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